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Il tuo volto multiple

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Il tuo volto multiple

E la Regina fuggì nella notte dell’oceano
Fuggì verso la lontananza della storia
Nella città dei Cesari…
le stelle della Gloria, le stelle del martirio.

Nel tuo volto le calligrafìe e le voci della carne e della morte,
le voci delle dimore e gli incroci dei viandanti,
il frusciar delle fronde e i sentieri d’aria degli alati,
i passi dolenti delle anime imprigionate,
i giochi dell’amore e le pagine della storia nell’oscurità ammaliante
delle lucerne.
Nel tuo volto approdo,
nel tuo volto le soglie dei passi delle rose di cenere.

Solitudine racchiusa nel palmo della tua mano,
sigillo che chiude la pena
ruggine che goccia,
oblio che gira,
silenzio ritmico delle fronde del mattino.





Tu rostro multiple

Buscas en Roma a Roma ¡oh peregrino!,
y en Roma misma a Roma no la hallas;
cadáver son las que ostentó murallas,
y tumba de sí propio el Aventino.
A Roma, sepultada en sus ruinas
Francisco de Quevedo y Villegas

En tu rostro las caligrafías y las voces de la carne y
de la muerte,
las voces de las moradas y los aposentos de los
viandantes,
el declamar de las frondas y los senderos de aire de
los pájaros,
los pasos dolientes de las almas aprisionadas,
los juegos del amor y
las páginas de la historia en la oscuridad
encantadora de las lucernas.
a tu rostro llego,
en tu rostro los umbrales de los pasos de las rosas de
ceniza y tierra.

Soledad encerrada en la palma de tu mano,
sello que cierra la pena,
herrumbre que gotea,
olvido que gira,
silencio rítmico en las frondas de la mañana.

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